I dati sulla sicurezza di Milano sono davvero agghiaccianti: con quasi 7.800 segnalazioni ogni 100mila abitanti, la città è la prima in Italia per il numero di furti denunciati alle autorità. È una situazione intollerabile: l’intero sistema della sicurezza milanese deve essere reso più efficace”. Lo ha detto Pietro Tatarella, capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino, commentando dati Istat sulle denunce presentate nel 2014 nelle città italiane
“I dati – spiega Tatarella – dimostrano che il sistema per la tutela della sicurezza di Milano presenta diverse falle, numerosi punti deboli. La prossima amministrazione comunale dovrà avere le idee ben chiare: la sicurezza dei cittadini viene prima di tutto e sarà necessario adoperarsi sin da subito per promuovere un immediato miglioramento della situazione”. Milano, aggiunge il capogruppo milanese di Forza Italia, “deve tornare ad essere la città bella e sicura di un tempo”. E perché ciò sia possibile, conclude, “occorrerà sedersi attorno a un tavolo ed elaborare un piano d’intervento che comprenda misure efficaci, concrete, immediate”.
“L’Italia dei furti negli appartamenti e nelle strade da oggi ha ufficialmente una capitale: Milano. Questi sono i primati che il centrosinistra milanese ha regalato in questi anni alla città. E per le rapine la sinistra fa vincere a Milano il terzo posto in Italia, con un netto stacco su tutte le altre città del Centronord”. E’ quanto afferma Mariastella Gelmini, coordinatrice di Forza Italia Lombardia, dopo la pubblicazione dei dati dell’Istat.
Con la giunta Pisapia per Gelmini si è trattato di “cinque anni di chiacchiere e insuccessi. Con il centrodestra torneranno la sicurezza e la serenità che c’erano quando governavamo contrastando la microcriminalità senza tregua, strada per strada. Siamo pronti a invertire la rotta ripristinando le funzioni di sicurezza della polizia locale, rilanciando la telesorveglianza, rivitalizzando il commercio locale e gli spazi di socialità”.
“Il centrodestra deve tornare a governare per riprendere il modello-Milano che nel 2010 garantiva sicurezza agli abitanti. Questo sarà il nostro obiettivo se vinceremo le prossime elezioni comunali”. Lo afferma Riccardo De Corato, ex vicesindaco di Milano e capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale in Regione, commentando dati Istat sulle denunce presentate nel 2014 nelle città italiane.
“Nel 2010 – spiega De Corato – c’era il modello-Milano sulla sicurezza, riconosciuto addirittura dal ministro Amato del governo D’Alema”. Nel 2010, “alla festa della polizia del 15 maggio, l’allora questore Indolfi riportò la notizia che in città i reati erano calati del 40%. Poi è arrivato il vento arancione, che ha portato Milano in cima alle classifiche dei reati”. Dopo cinque anni di centrosinistra, aggiunge il capogruppo lombardo di Fdi-An, “Milano si è ridotta a essere la capitale dei furti. I cittadini sentono il cambiamento e infatti, in un recente sondaggio, ènemerso che il 40% ha paura e solo l’1% crede che Milano sia sicura”. “Immigrazione, degrado e abusivismo; il problema sicurezza – sottolinea De Corato – è grave, soprattutto nelle periferie”. Per questo, “dobbiamo riprendere il modello-Milano che nel 2010 garantiva sicurezza agli abitanti”. E questo, conclude, “sarà il nostro obiettivo se vinceremo le prossime elezioni comunali”.
“Leggere in prima pagina che Milano è la capitale dei furti, nonché una delle città italiane con il maggior numero di violenze sessuali fa male al cuore. Ma fa soprattutto rabbia, perché la sicurezza dei cittadini deve essere la priorità di qualsiasi amministrazione, insieme al lavoro”. E’ quanto afferma il leader di Italia Unica Corrado Passera, candidato sindaco di Milano con una propria lista civica indipendente, commentando i dati Istat che vedono Milano la città con maggiori furti in Italia.
“La giunta Pisapia – osserva Passera – racconta una favola che non c’è, considerando forse Milano quella che si osserva dalle finestre dipalazzo Marino”. E aggiunge: “Sono stato criticato per aver scritto che questa sinistra non dà sicurezza ai milanesi, ma oggi lo ripeto ancora più forte, con i dati alla mano che da settimane continuo a evidenziare”.
“La nostra – sottolinea il leader di Italia Unica – non è solo denuncia, è anche proposta: 1000 agenti della polizia locale in più nelle strade, con un pattugliamento continuo 24 ore al giorno in ciascuna delle 88 zone, con mezzi moderni e adeguati, 2000 telecamere di sicurezza in più, sia in città sia sui mezzi pubblici, coprendo tutto il territorio di Milano, con particolare attenzione alle periferie”. E poi, conclude, “bisogna adoperarsi per non smantellare il modello Città sicure, mantenendo in città il reggimento delle Voloire”.
“Nonostante l’incombente turno elettorale che tra pochi mesi vedranno i cittadini milanesi eleggere il loro nuovo sindaco, il tema della sicurezza rimane un fenomeno posizionato nelle retrovie programmatiche delle forze politiche”: così Gabriele Ghezzi, Presidente della Commissione Sicurezza a Palazzo Marino. “Ci sarà chi la farà emergere alla bisogna e con intenti solo propagandistici e chi, come la Giunta ancora in carica, la ignorerà con lo slogan del ‘tutto bene madama la Marchesa’ , snocciolando dati che sono solo elementi empirici che nascondono drammi, i quali meriterebbero maggiori considerazioni, almeno umane. Nel frattempo, gli stessi cittadini che risiedono nei perimetri degli storici campi rom milanesi, continuano a subire le angherie e i comportamenti illegali degli stessi occupanti di quelle aree. Nel medesimo tempo i cittadini residenti nei quartieri periferici, seguitano a non riposare tranquillamente nelle ore notturne, come è accaduto questa notte in zona San Siro: dopo una certa ora serale, la zona è alla mercé di individui che evidentemente la mattina non hanno nulla da fare e si dedicano a bruciare cassonetti di rifiuti o, quando va bene, organizzano bische clandestine a cielo aperto con probabili conseguenze di risse, già in passato avvenute”.